Scultore e architetto italiano. Allievo di Andrea Ferrucci, lavorò, sotto
la direzione di Silvio Cosini, alla tomba di
Raffaello Maffei in S. Lino
a Volterra (1525 circa); pressoché allo stesso periodo risale il
monumento funebre per
Angelo Aretino in S. Pietro di Arezzo. La grande
svolta nell'evoluzione artistica di
M. avvenne intorno al 1533 quando,
dopo essere entrato nell'ordine dei Servi di S. Maria Annunziata di Firenze, si
trovò a lavorare con Michelangelo alla sagrestia nuova e alla libreria di
S. Lorenzo, eseguendo la statua di
S. Cosma. Profondamente influenzato
dall'incontro con il grande maestro, ricevette a Firenze altre importanti
commissioni, fra cui una serie di ritratti della famiglia Medici, le statue di
Mosè e S. Paolo per l'Annunziata, il restauro del
Laocoonte, il busto di
Tommaso Cavalcanti in S. Spirito. Intorno
al 1537-38 collaborò con il giovane Ammannati al
Sannazaro per la
chiesa di S. Maria del Parto a Napoli. In seguito
M. fu a Genova, dove i
Doria gli affidarono diversi incarichi, fra cui la statua del
Tritone per
la fontana del loro palazzo, la statua di
Andrea Doria, lasciata
incompiuta da Bandinelli, e il gruppo scultoreo per la chiesa di S. Matteo. Dopo
essere stato a Venezia, Padova, Verona e Mantova, a partire dal 1547
lavorò a Messina, qui fu sovrintendente ai lavori della cattedrale ed
eseguì la fontana di
Orione sulla piazza del duomo (1552) e quella
di
Nettuno (1557), sulla banchina del porto (Montorsoli, Firenze 1507 -
Firenze 1563).